È un grande vino bianco a rischio di estinzione, ma è anche uno dei pochi spumanti in grado di accompagnare tutto il pasto. Stiamo parlando dell’Asprinio di Aversa, il vino campano che ha fatto innamorare reali e papi e che, oggi, rischia di scomparire per sempre.
Complice un metodo di coltivazione eroico, incredibile, ma anche essenzialmente difficile, l’Asprinio è il vino che non ti aspetti e di cui oggi, però, restano solo pochissimi ettari coltivati ad Alberata aversana. Si tratta di un tipo di allevamento unico al mondo, il solo in grado di consentire a questa meravigliosa uva di esprimersi in tutta la sua particolarità.
Il celebre Veronelli scriveva di questo vino: “Quando l’ho bevuto, mi sono emozionato. Ero in campagna da un contadino, dalle parti di Aversa, e quell’Asprinio era eccezionalmente buono. Ben lavorato, fragile, elegante. Quello che mi fa rabbia è la consapevolezza di non poterlo ritrovare. L’Asprinio di Aversa sarebbe un vino splendido se venisse valorizzato”.
Un vino che quando lo si beve è difficile da dimenticare.
Ma quali sono gli abbinamenti che consentono all’Asprinio di esprimere al meglio il suo gusto? Eccone alcuni.
Dal colore giallo paglierino intenso e brillante, l’Asprinio colpisce al naso per la sua intensità. Sul palato, il suo profilo aromatico presenta note agrumate e fruttate, che regalano un gradevole senso di freschezza e leggerezza. Un sapore particolare, che dona al vino una piacevolezza unica.
L’abbinamento ideale dell’Asprinio è, naturalmente, con la mozzarella di bufala. Un alimento proveniente da quella stessa ricca terra che dona nutrimento alle alberate e alle viti, per acquisire la forza che gli serve per innalzarsi altissime, fin quasi a toccare il cielo.
Ma questo vino speciale si sposa altrettanto bene con preparazioni a base di pesce, frutti di mare e crostacei.
Non solo: come abbiamo visto, l’Asprinio è uno dei pochi vini che meglio si abbina alla pizza. Un abbinamento che riserva delle piacevoli sorprese a chi non è avvezzo ad accompagnare la pizza al nettare dell’uva.
Quello che stupisce di più dell’Asprinio è la grande versatilità della sua versione spumantizzata.
Per anni, le bollicine sono state ingiustamente relegate a ruolo di aperitivo e brindisi. Un vero peccato, visto che alcune particolarità degli spumanti li rendono ideali ad accompagnare diversi tipi di piatti.
Bere uno spumante a tutto pasto, infatti, può rivelarsi una scelta vincente e ricca di sorprese.
Le bollicine rendono un servizio molto utile in caso di abbinamento a menu particolari. L’anidride carbonica presente nello spumante, infatti, ha un potere sgrassante e pulente. Meglio di altri vini, questa caratteristica consente di accompagnare piatti grassi. Ma non solo. I crudi di pesce vengono esaltati egregiamente dal sapore aspro e agrumato dell’Asprinio. Un vero connubio di sapori che esplode e dona al palato un’esperienza unica.
L’Asprinio, quello vero, è un vino rarissimo: oggi rimangono solo 200 ettari di alberate aversane, sparsi a macchia di leopardo nell’Agro Aversano. Drengot è custode di questa tradizione e ogni anno produce solo pochissime e preziose bottiglie di Asprinio, realizzate con metodi naturali e in purezza.
In Campania è possibile gustare l’Asprinio di Drengot presso pochi e selezionati locali. Tra questi, Lionello, che dà la possibilità di gustare questo meraviglioso vino non solo abbinato con i suoi antipasti, nella sua versione spumantizzata, ma anche accompagnato alle sue pizze. Uno sposalizio da non perdere, visto che proprio la pizzeria Lionello è stata già insignita del “Premio novità dell’anno” ed è tra le migliori 50 pizzerie italiane nella classifica 50Top Pizza.
Potete assaggiare i vini Drengot, accompagnati a una delle migliori cucine d’Italia, presso Via Murelle (4,33 km) 81030 Caserta – https://www.facebook.com/pizzeriadalioniello/
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